Pisoniano, grazioso paese di 850 abitanti della IX Comunità Montana del Lazio, sorge sulla cima di un colle ( 532 s.l.m.) sul versante orientale del Monte Guadagnalo, nella verde valle del torrente Fiumicino.
Il suo nome deriva dalla famiglia romana Pisonia, stirpe di Caio Calpurnio Pisone uno dei congiurati di Nerone. Più precisamente, il nome Pisoniano trae origine proprio dalla villa - situata nella località attualmente chiamata “Rotte” (Le Grotte) - in cui trovò rifugio il famoso console subito dopo l’attentato.
La presenza di questa abitazione dette il nome di "Vicus Pisonis" a tutto il nucleo abitato ivi esistente costituito dalla villa patrizia ed alloggi annessi per il numeroso personale di schiavi e liberti. Durante le invasioni barbariche la zona prese il nome di come Piscanum o Massa Jubentiana ( da Giovenzano, altro nome di Fiumicino) e nel 594 fu donata, da papa Gregorio Magno, all’Abbazia di Subiaco. Nel XIV secolo Pisoniano fu ceduto dalla Chiesa ai Colonna, quindi agli Orsini e, infine, nel 1572 al nobile prelato di Camera Apostolica, Girolamo Theodoli. La famiglia Theodoli eresse un grande palazzo munendolo di una piccola torre a scopo difensivo che dette al rione adiacente il nome di Castelluccio. Il torrione è crollato il pomeriggio del 2 novembre 1969. Nei secoli successivi la presenza di organi periferici dello Stato Pontifico vide riaffermarsi il controllo della Chiesa, finchè nel 1871, si costituì il Comune autonomo con l’attuale nome.